ARISTOFANE A COSA di Marco Piazzoli
ARISTOFANE A COSA
di Marco Piazzoli
Una serata davvero speciale quella di Venerdì 24 agosto a Cosa.
E stato un fantastico “happening” che, grazie alla collaborazione con il Consorzio Maremmare ed il Comune di Orbetello, ha visto uno splendido impiego del nostro grande e ricco patrimonio storico.
Le rovine romane, sopra ad Ansedonia hanno magicamente preso vita e i personaggi di un tempo hanno iniziato a muoversi e a recitare tra gli antichi templi immersi negli ulivi, della macchia Mediterranea .
Sotto tutt’intorno, il mare blu di Ansedonia.
Nella luce dorata del tramonto gli attori della compagnia del Teatro Studio di Grosseto hanno vestito i panni degli attori greci per raccontare “La pace” di Aristofane.
Geniale l’ambientazione della “piece” tra le rovine della città di Cosa ed ancora più geniale la scelta di tre “location” all’interno del complesso monumentale per dipanare il racconto.
Ma ciò che ha reso magico ed unico il racconto è stata la scelta dei luoghi e dell’azione in funzione di un cronometrico studio della luce.
Così nella giornata assolata di ieri il tramonto ha acceso sugli attori mille riflettori di luce calda e dorata accompagnando il racconto nelle diverse scene. Perchè con grande originalità, il cambio di scena è stato fatto dagli… attori che invitavano gli spettatori a seguirli nella scena successiva. Battute ironiche e battute seriose di duemila anni mai passati hanno fatto riflettere sul tema della pace e della guerra.
Hanno prestato magnificamente voce e volto ad Aristofane Daniela Marretti. Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Miro Tozzini per la regia di Mario Fraschetti.
Foto di Marco Piazzoli