Il cibo degli dei
“Il Cibo degli Dei”
è una lettura di testi legati alla cosmogonia (Esiodo, Omero, Apollodoro, Ovidio, Epimenide di Creta, Diodorosiculo). In questa lettura vengono messi in risalto i cibi più antichi conosciuti dall’uomo e gli scontri per ottenere il potere divino, e fornisce elementi molteplici di ampliamento e di discussione. La lettura prevede la interazione con il pubblico, interazione che varia secondo le fasce di età, rendendo il testo piacevole e comprensibile.
La lettura avvicina il pubblico alla comprensione del messaggio che attraverso la mitologia gli antichi volevano trasmettere: la comprensione del proprio essere integrato dentro il “sistema società”.
Consideriamo il mito come qualcosa di contrapposto al vero, una sorta di “favola”; per le società arcaiche: il mito, per sua stessa natura, era vero, espressione della verità assoluta, perché raccontava una storia sacra avvenuta in un tempo diverso da quello quotidiano, nel tempo sacro degli inizi. Il mito è un mezzo per esprimere concetti troppo complicati o misteri e fenomeni, quali l’origine dell’uomo, la morte, eventi naturali a cui non si riesce a dare una spiegazione e per questo motivo il mito è strettamente legato alla religiosità.
Rivolgersi alla mitologia significa anche tentare di comprendere il pensiero dell’uomo oltre le mode e le società.