WE CARE – Festa della Toscana 2023-2024
PROGETTO “WE CARE”
partecipazione, cura e cultura come strumenti per l’evoluzione civile della società
FESTA DELLA TOSCANA 2023-2024
Muovendo dal testo del Bando Festa della Toscana 2023, “I Care”, “la Toscana dei valori umani e della lotta alle disuguaglianze a 100 anni dalla nascita di don Milani”,
il Teatro Studio ha intessuto un progetto, mirato e circoscritto, indirizzandolo agli alunni della Primaria e agli Studenti medi di aree della nostra provincia socialmente e culturalmente svantaggiate, ed attingendo a piene mani alla tematica proposta dalla Regione.
Il motto “I Care” che campeggia su una parete delle scuola di Barbiana e che dà il titolo all’edizione 2023 della Festa della Toscana, come dice lo stesso Don Milani, “è il motto della migliore gioventù americana, significa mi sta a cuore ed è l’esatto contrario del motto fascista me ne frego”; è con questo motto che il progetto “We Care – partecipazione, cura e cultura come strumenti per l’evoluzione civile della società” vuole avvicinare gli alunni della Scuola Primaria e gli studenti della Scuola Secondaria di Secondo Grado, per portarli a riflettere sui concetti di apprezzamento delle diversità, inclusione, sviluppo culturale e sociale, che può derivare dalla pratica di un’etica della responsabilità quale quella promossa da Don Milani e dall’esperienza della scuola di Barbiana.
11 febbraio Boccheggiano Teatro ore 10.30
26 marzo Scansano Teatro ore 10.30
“Antonio il demone…”
spettacolo teatrale per bambini
testo e regia, Mario Fraschetti
Una fiaba che narra di incontro tra culture, diversità profonde da cogliere in se stessi ed accettare negli altri.
La fiaba ci soccorre, ci parla per estremi, parla al nostro inconscio, parla una lingua precisa e facile, onesta, lineare: attraverso le vicende di Antonio, il Demone, e di un gruppo di uomini, ambientate in un tempo fantastico, ed interagendo verbalmente con i personaggi dello spettacolo, i bambini trovano una chiave di lettura del presente che li circonda e sono accompagnati verso una riflessione sull’accoglienza e la valorizzazione delle differenze, nel pieno rispetto dell’altro diverso da sé, trovandone arricchimento personale e stimolo di crescita armonica.
5 marzo ore 10.30 Arcidosso, Biblioteca Comunale
11 marzo ore 10.00 Manciano, sala civica Le Stanze
“Lettera ad una Professoressa”
Un incontro di due ore, di formazione, interattivo e multimediale – letture, video, schede
A cura della Dottoressa Claudia Musolesi (e con gli attori del Teatro Studio)
L’incontro prende le mosse dalla lettura di alcune pagine del noto lavoro di scrittura collettiva della Scuola di Barbiana, Lettera ad una professoressa, per poi approfondire la figura di Don Milani e quindi convergere verso l’analisi dei messaggi fondamentali di inclusione, accoglienza della diversità, necessità di comprendere il proprio valore e la potenza dell’istruzione.
Lettera ad una Professoressa, è una esperienza di scrittura collettiva basata sulla polemica mossa contro l’istruzione e le discrepanze tra le classi sociali che l’istruzione stessa, classista, determinava.
Le esperienze scolastiche dei ragazzi, ed i principi su cui la Scuola si fondava, riassumono gli scopi di una Scuola orientata a formare “cittadini sovrani”: tali assunti continuano a costituire un esempio ed un metodo necessari a leggere e cambiare il presente.
Progetto di Claudia Musolesi