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LA PACE – Parco della Maremma

La Pace

tratto dalla Commedia di Aristofane

adattamento del regista Mario Fraschetti

Torre di Collelungo – Parco Regionale della Maremma

10 agosto 2022 alle ore 17.30

Il Parco Regionale della Maremma, ente promotore ed organizzatore dell’evento, per l’occasione, condurrà gli spettatori, muniti di auto, al promontorio della Torre.
Da qui, dopo un breve e più che accessibile trekking, gli spettatori raggiungeranno la Torre di Collelungo dove avrà luogo lo spettacolo.

“LA PACE”
da Aristofane


PRENOTAZIONI ED INFORMAZIONI
CENTRO VISITE: 0564  393238 – BOOKING@PARCO-MAREMMA.IT
PRENOTAZIONE OBBLIGATORIA

‘La Pace’, nel libero adattamento della commedia di Aristofane del regista Mario Fraschetti, adattata in chiave site-specific nella splendida cornice del Parco della Maremma e precisamente intorno alle mura della Torre di Collelungo, rilegge ed interpreta l’opera, portata in scena nel 421 a.C., nella quale Aristofane, con passione e fantasia, insegue la pace per la città Atene, a quel tempo dilaniata della guerra.
La messa in scena della compagnia teatrale grossetana, carica di verve e ritmicità, offre una recitazione grottesca e caricaturale, grazie alla quale si metterà in luce appieno la tensione satirica, greve ed esilarante, propria della Commedia Antica, dando così vita ad uno spettacolo dalla comicità irresistibile. Gli attori, che spaziano in ruoli differenti, tutti estremi nei loro rudimentali tratti psicologici, attraverso la forza evocativa degli stereotipi metteranno in scena un dialogo costante con gli spettatori, in una comunicazione diretta ed intensa tra interprete e pubblico.

INTERPRETI
Enrica Pistolesi, Daniela Marretti, Luca Pierini e Mirio Tozzini.

ADATTAMENTO DEL TESTO E REGIA
Mario Fraschetti

“Il tratto che immediatamente colpisce del teatro di Aristofane è la sua politicità, la passione con cui vengono investiti i problemi della città di Atene, nel momento in cui essa attraversa la grande crisi della guerra, avviandosi irrimediabilmente verso la distruzione (…)

Nel regime del suo tempo – la democrazia di Tucidide – Aristofane vede il trionfo della disonestà e dei gretti interessi personali, l’usurpazione delle risorse del popolo, la strumentalizzazione della sua miseria e della sua ingenuità, la vessazione, la mistificazione, il militarismo, la depravazione morale, la stortura intellettuale (…) e nella guerra un cancro sociale che paralizza l’individuo e chiede semplicemente di essere rimosso.”

Oggi come allora, certi meccanismi rimangono inalterati: la vigliaccheria e l’arroganza di chi governa, la disattenzione, l’ingenuità e il qualunquismo del popolo, la guerra che impera, divide e annienta per difendere il potere e l’interesse di pochi; oggi come allora, il teatro deve comunicare col proprio tempo.

La messa in scena del Teatro Studio, carica di verve e ben ritmata, declina verso una recitazione grottesca e caricaturale, cogliendo la tensione satirica, greve ed esilarante, propria della Commedia Antica , per uno spettacolo dalla comicità irresistibile.

Gli attori spaziano in ruoli differenti, tutti estremi nei loro rudimentali tratti psicologici, così come nella mimica e nell’interpretazione, al fine di offrire, con la forza evocativa degli stereotipi , più “specchi in cui riflettersi”, richiamando lo spettatore – come lo stesso Aristofane insegna – costantemente in causa, attraverso un dialogo molto diretto, tra attori e spettatori.

Le vie del Mito – ILIADE – Gerfalco

12 AGOSTO 2022

“LE VIE DEL MITO”

Il Fascino delle Rovine (XXVII ed.)

“ILIADE”

GERFALCO, PARCO DELLE CORNATE-FOSINI

ORE 18.00

FINANZIATO DA FONDAZIONE CASSA DI FIRENZE

Le Vie del Mito  nasce dall’intento di legare l’allestimento e lo svolgimento dell’evento teatrale a luoghi di particolare interesse  ambientale ed archeologico di minore frequentazione o di particolare suggestione. Il Fascino delle Rovine, visione e progetto che anima Le Vie del Mito, muove dall’idea che l’evento artistico possa veicolare al meglio la fruizione di un luogo, sia esso naturale o architettonico o archeologico: l’esperienza, per lo spettatore, può infatti diventare più complessa ed immersiva. L’evento teatrale consente di sedere a lungo in spazi e luoghi che sono da vivere oltre che da visitare, da sentire, oltre che da vedere e crea uno scambio che mette l’ambiente e lo spettacolo in una fruttuosa relazione, in grado di nutrire a vicenda le due dimensioni: da una parte gli spazi diventano qualcosa di più ampio, si riempiono di storie, di presenze in grado di far rivivere le pietre o di aprire varchi di fantasia e dall’altra, le storie raccontate e i personaggi evocati, diventano più credibili, più potenti, più plausibili. In questo tipo di esperienze si ha la sensazione che il tempo e lo spazio, allentino i propri confini”.

Evento teatrale, quindi, ma anche possibilità di godere dei luoghi nella loro interezza, quindi visite archeologiche e ambientali, trekking, per chi lo desiderasse e anche momenti conviviali affinché le persone possano creare relazioni e condivisione.

Una fotografa professionista, Amaranta Bianchieri, seguirà gli eventi ed i servizi verranno messi a disposizione dei Comuni per essere utilizzati nelle forme desiderate (siti internet, mostre fotografiche permanenti, installazioni fotografiche nei siti archeologici o nei parchi stessi, etc.) al fine di valorizzare con varie forme di promozione i monumenti o i parchi o i siti archeologici in questione.

DETTAGLI, INFORMAZIONI E CONTATTI NELLA LOCANDINA

Le Voci della Storia 2022

GIUGNO – NOVEMBRE 2022

 “Le Voci della Storia”, ideazione e coordinamento, Direttore dei Musei Civici di Manciano e Saturnia, Massimo Cardosa, in collaborazione con Biblioteca A. Morvidi di Manciano, Circolo Arci Manciano e Teatro Studio di Grosseto.

Giunta alla sua IV edizione, la Rassegna “Le Voci della Storia”
- promossa da Musei Civici di Saturnia e Manciano, Biblioteca “Antonio Morvidi”,
Circolo Arci e Comune di Manciano, in collaborazione con Teatro Studio di Grosseto -
anima i territori del Comune di Manciano attraverso cicli di conferenze,
visite archeologiche con performances teatrali, conferenze-spettacolo, in cui storia, archeologia,
letteratura e teatro si intrecciano, interagiscono, per suggerire emozioni,
suscitare ricordi e soprattutto ricostruire e fornire spaccati di storia generale e del territorio ad
un pubblico via via sempre più attento e numeroso.

PROGRAMMA COMPLETO

Notte Visibile – L’altra Euridice

“NOTTE VISIBILE DELLA CULTURA”

24 SETTEMBRE 2022

REPLICHE ORE 20.00 21.00 22.00

 “L’ALTRA EURIDICE – SPAZI TEMPORALI”

regia, Daniela Marretti

ALLIEVI ATTORI ADULTI SESSIONE

2021-2022

PERFORMANCE IMMERSIVA

VALLO DEGLI ARCIERI

(ACCESSO PER GRUPPI LIMITATI DI SPETTATORI)

Le voci della Storia – Paride Pascucci

LE VOCI DELLA STORIA

7 AGOSTO 2022 ORE 18.00

“PARIDE PASCUCCI: UN PITTORE, UNA VITA”

di Maria Modesti

LETTURA SCENICA CON MUSICA DAL VIVO

PIAZZA MAGENTA, MANCIANO (GR)

INTERPRETI

Mirio Tozzini

Daniela Marretti

Enrica Pistolesi

Luca Pierini (voce)

Paolo Mari (chitarra)

ADATTAMENTO E REGIA

Enrica Pistolesi

Ah, che caldo! E come mi acceca questa luce! Mi gira la testa, mi sembra di vacillare…

Sento una grande arsura. E’ la malaria che brucia dentro…Caldo e freddo…Tremo come una foglia! Che brividi per la schiena! Concetta, la coperta…la coperta! Il sole comincia a tramontare…è tutto rosso…E’ un incendio nel cielo, che bellezza! E’ una meraviglia, un incanto. Ecco, addormentarmi così, e chiudere gli occhi su questo spazio infinito…”

Persino nell’attimo supremo e delirante della fine, il grande pittore mancianese si inebria del cielo infuocato di un tramonto maremmano. Le sue opere hanno sempre rappresentato la nostra gente, la durezza del lavoro dei campi e del vivere in una terra spesso ostile. Ed è proprio questo il senso del lavoro di Lettura Scenica portato in scena dal Teatro Studio, sotto la direzione di Enrica Pistolesi che ne ha curato l’adattamento e la regia: trasmettere attraverso le parole poetiche del testo, la passione bruciante che ha pervaso la vita di Paride Pascucci e che il pittore, dal carattere schivo e solitario, ha riversato nei suoi quadri dalla pennellata dura e dai colori aspri, regalando al popolo di Manciano e a chiunque vorrà riempirsene gli occhi, l’espressione più forte e profonda del suo amore per la Maremma.

Medea 2022 – Vulci

27 LUGLIO 2022 ORE 18.30
PARCO NATURALISTICO ARCHEOLOGICO DI VULCI (VT)
TEATRO STUDIO (GR)

MEDEA
prenotazioni: info@vulci.it – tel 0766 89298 – 870179ingresso € 10,00(gli spettatori sono pregati di recarsi alla biglietteria del parco mezz’ora prima dell’orario di inizio)
 

IL PROMETEO LIBERATO – Vetulonia

“IL PROMETEO LIBERATO”

di Percy Bysshe Shelley

8 LUGLIO 2022 ORE 19.00, 20.00, 21.00

MUSEO CIVICO ARCHEOLOGICO DI VETULONIA

LETTURA SCENICA CON MUSICA DAL VIVO

MOSTRA EVENTO

A TEMPO DI DANZA. IN ARMONIA, GRAZIA E BELLEZZA

Una performance ricca di sorprese, con canto e musica dal vivo, al tempo stesso asciutta e rigorosa, tesa soprattutto a restituire la bellezza dei contenuti e dei versi del grande poeta. Una scelta accurata è stata fatta anche tra le traduzioni, che nella performance sono state scelte in base alle caratteristiche dei personaggi interpretati.

Nel giorno del bicentenario della morte del poeta Percy Bysshe Shelley, scomparso nel mare di Lerici l’ 8 luglio 1822, su incarico della Direttrice Scientifica del Museo di Vetulonia, Simona Rafanelli, il Teatro Studio di Grosseto presenta una lettura scenica con musica dal vivo, tratta dal Dramma Lirico di Shelley, Prometeo liberato. Il tema morale nell’opera esprime il bisogno dell’umanità di scegliere l’amore e il perdono di fronte alla tirannia e al male per porre fine alla loro infinita capacità di riprodursi.

Interpreti 

Daniela Marretti

Luca Pierini

Enrica Pistolesi

Mirio Tozzini

Mario Fraschetti

Francesco Melani

Musiche

Tommaso Imperio (chitarra)

Francesco Melani (clarinetto e voce)

Adattamento del testo e regia

Mario Fraschetti

All’interno dell’esposizione si possono trovare una selezione di opere di fama mondiale concesse in prestito dal Mann di Napoli e dall’Accademia delle Belle Arti di Carrara, tra cui la più bella delle cinque danzatrici e la Venere accosciata della Collezione Farnese. Inoltre, è possibile ammirare due gessi di Antonio Canova, di cui quest’anno tutto il mondo celebra il bicentenario della morte. Le sculture, la Venere Italica e la Danzatrice con il dorso delle mani poggiato sui fianchi, rappresentano i movimenti fluidi del corpo delle sue ballerine.

Il tutto è arricchito da una selezione di affreschi provenienti dall’area vesuviana, una scelta di gemme della Collezione Farnese e dall’esposizione di  undici foto-quadro di Luigi Spina, fotografo contemporaneo di antichità.

Il museo e i suoi spazi diventano luogo interattivo all’interno del quale verranno realizzati eventi culturali che spaziano dalla danza, alla musica, alla poesia.

per informazioni: Museo Civico Archeologico “Isidoro Falchi” Piazza Vetluna – Vetulonia 58040, Castiglione della Pescaia (GR)

 0564-948058

La Pulledraia – Festival

FESTIVAL DI MUSICA, TEATRO E CABARET NEL PARCO DELLA MAREMMA

5 LUGLIO 2022 – 13 SETTEMBRE 2022

 

LE VIE DEL MITO – Il Fascino delle Rovine 2022

“LE VIE DEL MITO”

    Il Fascino delle Rovine

MEDEA, LA PACE, ILIADE

22 LUGLIO 2022, 29 LUGLIO 2022, 12 AGOSTO 2022

MONTIERI, MONTORGIALI, GERFALCO

(i dettagli nella locandina)

UN PROGETTO FINANZIATO DA FONDAZIONE CR FIRENZE E SOSTENUTO DA COMUNE DI MONTIERI E COMUNE DI SCANSANO

TEATRO ANTICO

AMBIENTE ARCHEOLOGIA XXVII ED.

Legare indissolubilmente la ricerca sul teatro delle origini alla volontà di intervenire sul territorio, recuperando e ravvivando spazi dalla forza evocatrice indiscussa: questo l’obiettivo del Fascino delle Rovine, un progetto che nasce nel 1995 e che il Teatro Studio Arci, Centro di Ricerca e Formazione Teatrale, diretto da Mario Fraschetti e Daniela Marretti, porta avanti con l’obbiettivo di rendere fruibili agli spettatori di oggi, i miti immortali dei classici greci, percorrendo antiche strade e spazi e sentieri senza tempo. Gli spettacoli del gruppo grossetano nascono per essere rappresentati in siti archeologici o spazi naturali suggestivi, a volte anche architetture industriali dismesse, così come scorci di ruderi e castelli, traendo da questi un ulteriore stimolo per la fantasia del pubblico. Una ricerca, dunque, sul teatro delle origini, basata su forme arcaiche di comunicazione e sullo stretto rapporto fra ambiente, espressività, pubblico, emotività. “Le rappresentazioni assorbono il fascino dello spazio in cui si svolgono e lo restituiscono amplificato allo spettatore, – dice Mario Fraschetti, direttore artistico e regista del Teatro Studiodando suono alle tracce lasciate dai carri, in una sospensione temporale dove passato e futuro si esprimono nell’unica vera categoria: un infinito presente. Ma i “santuari” archeologici e naturaliaggiunge Fraschettidevono essere usati con grande sensibilità e rispetto e per questo non tutte le performance artistiche possono essere ospitate: solo interventi direttamente ispirati da questi luoghi possono dare un senso di continuità e di vita alle pietre.” Nei lavori del Teatro Studio, tutti realizzati senza apportare mai elementi di modifica al luogo, l’ambiente ha svolto dunque un ruolo assolutamente determinante, tanto che la stessa rappresentazione, ambientata in spazi differenti, ha finito per diventare ogni volta qualcosa di molto diverso e particolare. Lo spettacolo, inoltre, ha sovente costituito l’occasione per il pubblico di visitare per la prima volta siti di grande attrattiva paesaggistica, architettonica o culturale.

foto di Amaranta Biancheri MantovaniIl Fascino delle Rovine è un sipario che si alza da oltre un ventennio nei suggestivi spazi archeologici della Maremma, questo anno con il progetto “Le vie del Mito” il primo spettacolo è previsto per il 22 luglio presso la Canonica di San Niccolò di Montieri con lo spettacolo MEDEA, il 29 luglio presso il Santuario di San Giorgio di Montorgiali con lo spettacolo LA PACE e il 12 agosto a Gerfalco presso le cave da Romano (Riserva Naturale Cornate e Fosini) lo spettacolo ILIADE.

Il lavoro del Teatro Studio, continua ad avere una sua specificità: quella dell’ambientazione nuda e cruda, che rende il “site specific” veicolo di forte esperienza per il pubblico, veicolo di condivisione e ritualità.

Non si tratta infatti solo di adattare ad uno spazio l’allestimento in questione, ma di farlo con modalità veicolanti l’ascolto del pubblico nei confronti degli elementi. Lavorare di giorno, senza supporti tecnici, senza alterare gli spazi, trasforma l’evento in qualcosa che va al di là della fruizione di un’opera teatrale.

Approfondimenti Rassegna “Il Fascino delle Rovine”

 

STAGE 2022 – Macbeth

mercoledì 25 maggio 2022 e mercoledì 1 giugno 2022

via Ugo Bassi n.72 (Grosseto)

STAGE

MACBETH

l’insaziabile Sete di Potere la Gloria Spezza

conduce

MARIO FRASCHETTI

stage Macbeth

LABORATORIO TEATRALE

Lo stage si terrà presso Spazio72, Khorakhanè, sede del Teatro Studio e storica sede Arci, da anni aperta a moltissimi contributi culturali e solidali, con iniziative che spaziano dalla musica live alle presentazioni di libri, incontri studenteschi, gestione di sportelli sociali e molto altro ancora, in via Ugo Bassi, 72 a Grosseto.
Il lavoro, totalmente esperienziale, è uno studio su una possibile realizzazione, in chiave site-specific, di alcuni brani dell’opera e che progredirà in una serie di incontri previsti per l’autunno, l’inverno e la primavera, presso gli ambienti del Cassero Senese.

Si ringrazia nell’occasione, la disponibilità e l’apertura di Istituzione Le Mura che ha voluto offrire a Teatro Studio, come ad altre associazioni artistiche, culturali e sociali della città, la possibilità di utilizzare le Mura dandoci così l’occasione non solo di godere di luoghi in cui esporre i nostri lavori, ma anche di contribuire all”intenso lavoro di riqualificazione degli spazi e delle modalità di fruizione di questo patrimonio cittadino.

L’esperienza si rivolge a chiunque voglia mettersi in gioco sul fronte della sperimentazione teatrale, non è richiesta alcuna formazione specifica.

Il lavoro si svolgerà a tappe ed è finalizzato alla creazione di una  restituzione – messa in scena sperimentale – di alcuni quadri di un grande classico del teatro.

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