Cassandra a Vetulonia

Le profezie di Cassandra riecheggiano  fra le vestigia dell’antica Vetulonia.

Torna, sabato 28 luglio, l’appuntamento estivo con il nuovo spettacolo del

Teatro Studio.

 

Saranno gli affascinanti  resti etrusco-romani dell’antica  Vetulonia a fare da scenario a “Cassandra”, il  nuovo spettacolo che il Teatro Studio presenterà in prima assoluta sabato 28 luglio alle ore 19.

Ancora un ritorno alla mitologia greca, ancora una protagonista femminile. Dopo Medea, ad incantare  il gruppo teatrale grossetano, guidato da Mario Fraschetti,   è questa volta Cassandra,  l’ enigmatica e misteriosa figlia del re di Troia, perseguitata da un crudele destino. Apollo, conquistato dalla sua bellezza, le dona infatti la capacità di prevedere il futuro, ma Cassandra respinge il suo amore e il dio, condannandola a non essere mai più creduta, si vendica di lei trasformando il dono della profezia in una fonte di eterna frustrazione.

La rappresentazione inizia in ambientazione attuale, i personaggi vengono risucchiati in un tempo remoto, in una dimensione in cui realtà e immaginazione si confondono, in cui passato e presente si mescolano. Giunta al termine della sua vita, Cassandra ha visioni caleidoscopiche dei principali eventi del suo passato.“I tuoi occhi vedono quello che credi di sapere, e per questo le cose sono ingannevoli, ma il loro spirito no, non inganna…”

La drammaturgia, messa in scena dal regista Mario Fraschetti e da Daniela Marretti (che ha collaborato alla rielaborazione dei testi), si lega all’Agamennone di Eschilo e ad altre fonti antiche (Euripide Ecuba, Licofrone Alessandra ed altri), con richiami all’opera di C. Wolf e  si muove per episodi, flash, impressioni, momenti, situazioni che vogliono evocare domande e confermare analogie con il presente.

In una totale libertà di interpretazione del mito,  il lavoro del Teatro Studio mette in luce i grandi errori dell’umanità -  quello della guerra in primo luogo -  e coglie la capacità di cercare, di vedere, di gridare la verità e al tempo stesso l’impossibilità di incidere sugli eventi: così come la città di Cassandra, l’umano genere “sostituisce al vedere il vero, il vedere la finzione”.

 

Elaborazione del testo e regia: Mario Fraschetti

Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Mirio Tozzini, Lia Montanelli, Silvia Schiavoni

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