Bianciardi – La città visibile 2014
nell’ambito di “La Città Visibile” 2014 – Fondazione Grosseto Cultura
«Io questa storia gliela racconto…»
reading musicale a cura del Teatro Studio di Grosseto
Attraverso gli scritti raccolti in “I Minatori della Maremma” di Bianciardi-Cassola e ne “La nascita dei Minatori della Maremma” a cura di Velio Abati, si ripercorre il lavoro di minuziosa indagine e denuncia dell’autore e degli autori, che nella descrizione della tragedia di Ribolla de “La vita agra”, trova il suo più poetico e tragico epilogo.La forma artistica prescelta è quella della lettura scenica con musica dal vivo, in cui le voci degli attori si intrecciano con la musica e le testimonianze della gente rincorrono pagine di giornalismo e letteratura, per un risultato che apre lo sguardo su un autore straordinario e al tempo stesso su un problema ancora vivo e non risolto come quello del lavoro, della sicurezza, delle morti bianche, del potere economico che tutto travolge in un assurdo delirio di autoconservazione.
Nella lettura, a tratti drammatizzata per resistituire colore agli eventi, trova spazio anche un’altra voce, una tra le tante, quella di Morbello Vergari, che ha saputo rendere in pochi versi, l’amore-odio che lega l’uomo al suo lavoro.
voci recitanti: Luca Pierini, Daniela Marretti, Enrica Pistolesi
chitarra elettrica e musiche: Massimo Pallini
regia: Daniela Marretti
alice nel paese delle domandine – Cava Roselle
Cava Roselle
venerdì 12 settembre 2014, ore 22:00
ALICE NEL PAESE DELLE DOMANDINE
tratto dal libro “Alice nel paese delle domandine” racconti delle detenute di Sollicciano curato da Monica Sarsini
LETTURA SCENICA DRAMMATIZZATA
Teatro Studio
interpreti: Daniela Marretti, Enrica Pistolesi, Esther Cerri
tecnico audio e luci: Luca Pierini
adattamento e regia: Daniela Marretti
La perfomance nasce dalla volontà di dare un corpo e una voce vibrante alle parole scritte dalle donne detenute nel carcere di Sollicciano. Le pagine sono pagine di intensa umanità, umanità in ognuna delle sue sfaccettature, dalla più sublime alla più cruda, e sono belle pagine, frutto di un lavoro di scrittura creativa , quello curato da Monica Sarsini; e soprattutto sono il frutto di un percorso che ha restituito vigore, vitalità, calore, ad anime sospese, congelate nella bruttura di un’istituzione, quella carceraria, che, ci chiedamo, forse non ha propio più senso di essere, così come è.
C’è un mondo di donne, di bambini, di uomini in filigrana in questo libro e leggerlo, interpretarlo, frugarlo, con la voglia di farlo rinascere, ancora, attraverso la dimensione teatrale, è stato come viaggiare, come una visita guidata in uno di quei luoghi dove il mondo non entra volentieri.
La regia di Daniela Marretti, prova a far uscire dal carcere quel ” vivere dentro che arriva carico di ciò che è stato fuori”, che è pienodi colore, di colori e di tante, troppe sfumature di grigio… quelle del cuore e quelle dei muri…” (Daniela Marretti)
GILGAMESH – Munsummano Terme
GILGAMESH
“Segui la via pulsante della vita e l’armonia dei ritmi, impara a contemplare:
sii filo d’erba, coda di balena, ala di farfalla e cogli in ogni seme
il sorriso del tutto.
In una gocciolina è contenuto tutto l’universo.
La vita nasconde e serba in ognuno di noi un immenso segreto…”
Una performance di lettura scenica e drammatizzazione, ritmata e incalzante a quattro voci, per trasportare il pubblico nella dimensione mitica dell’epopea di Gilgamesh, nella traduzione lirica di Mario Pincherle.
Un frammento della realtà della “buona novella” che i profeti hanno ripetutamente tentato di diffondere tra gli uomini, restituito attraverso la “lettura polifonica”, nel tentativo di trasmettere la forza poetica dell’antico testo mesopotamico.
Interpreti:
Daniela Marretti
Luca Pierini
Enrica Pistolesi
Mirio Tozzini
regia: Mario Fraschetti
Il barilozzo di Amontillado – Teatro nel Bicchiere
nell’ambito del Teatro nel Bicchiere
Scansano – Centro Storico
sabato 2 agosto 2014 ore 19.00 e ore 21.45
IL BARILOZZO DI AMONTILLADO
da “I racconti del brivido” di Edgard Allan Poe
“Stappai una bottiglia di De Grave e gliela tesi.
La vuotò d’un fiato.
I suoi occhi luccicavano di un bagliore selvaggio.”
Una interpretazione incontaminata del testo, dotata di una potenza suggestiva tale da trasmette al pubblico un’intensa emotività.
Lo spettacolo riesce ad incantare per il suo gusto e la sua tendenza ad argomenti da sempre affascinanti: il tema Horror ed il tema Psicologico.
Un’astuta vendetta, celata con abilità da una giornata di carnevale. Il nostro personaggio riesce a condurre con l’inganno ed il vino la sua vittima nelle profondità di un’umida e lugubre cantina incrostata di salnitro. Qui il suo atto omicida si compirà senza ostacolo… le grida dello sventurato rimbombano, ma appartengono ormai al mondo dei morti: sopra, sulla terra, vengono soffocate dal fracasso del carnevale che impazza…
di voce in voce… “Io questa storia gliela racconto”
nell’ambito della Festa della Toscana 2013 “Una comunità le mille voci della Toscana”,
«Io questa storia gliela racconto…»
reading musicale a cura del Teatro Studio di Grosseto
Attraverso gli scritti raccolti in “I Minatori della Maremma” di Bianciardi-Cassola e ne “La nascita dei Minatori della Maremma” a cura di Velio Abati, si ripercorre il lavoro di minuziosa indagine e denuncia dell’autore e degli autori, che nella descrizione della tragedia di Ribolla de “La vita agra”, trova il suo più poetico e tragico epilogo.La forma artistica prescelta è quella della lettura scenica con musica dal vivo, in cui le voci degli attori si intrecciano con la musica e le testimonianze della gente rincorrono pagine di giornalismo e letteratura, per un risultato che apre lo sguardo su un autore straordinario e al tempo stesso su un problema ancora vivo e non risolto come quello del lavoro, della sicurezza, delle morti bianche, del potere economico che tutto travolge in un assurdo delirio di autoconservazione.Nella lettura, a tratti drammatizzata per resistituire colore agli eventi, trova spazio anche un’altra voce, una tra le tante, quella di Morbello Vergari, che ha saputo rendere in pochi versi, l’amore-odio che lega l’uomo al suo lavoro.
voci recitanti: Luca Pierini, Daniela Marretti, Enrica Pistolesi
chitarra elettrica e musiche: Massimo Pallini
regia: Daniela Marretti
I draghi e le nuvole – Festival Resistente
“I DRAGHI E LE NUVOLE”
FIABA INTERATTIVA
TEATRO DI NARRAZIONE E ANIMAZIONE
Alcune volte osservando il cielo diciamo:”Guarda! Quella nuvola somiglia a un drago!”… ma a volte accade, che siano proprio i draghi a somigliare a delle nuvole…
I draghi-nuvola, rappresentazione delle divinità dell’acqua nella mitologia cinese, diventano, in questa narrazione, metafora di una storia sul diritto di vivere in un ambiente pulito e il dovere di impegnarsi in questa direzione.
La fiaba prende spunto dalla problematica ecologica dell’inquinamento e utilizzando la tecnica della fiaba interattiva, coinvolge i bambini nell’azione teatrale (con travestimenti e azioni sceniche)
In un incalzare di “colpi di scena”, filastrocche e drammatizzazioni, verranno messi in luce certi cattivi comportamenti e “narrate le gesta” di bambini coraggiosi che attraverso un viaggio irto di ostacoli, sapranno riportare l’equilibrio tra l’uomo e la natura.
Interpreti:
Daniela Marretti
Enrica Pistolesi
Luca Pierini
Testo e Regia
Mario Fraschetti
NORMA, festival resistente
domenica 27 aprile ore 18.15 – Grosseto
SALA FRIULI - nell’ambito del Festival Resistente
NORMA
gli attori del Teatro Studio impegnati in una produzione di Arts & Crafts, scritta e diretta da Irene Paoletti
“Arts & Crafts” associazione di produzione teatrale Toscana,
presenta
la nuova produzione 2014, “NORMA, storia lirica di un’anima libera”
Lo spettacolo mette in scena gli ultimi mesi di vita di Norma Parenti, nata e vissuta a Massa Marittima, staffetta partigiana, madre, giovane ragazza coraggiosa e piena di speranze.
Tutto lo spettacolo si incentra nella Trattoria Roma, che lei portava avanti insieme a sua madre, e in mezzo alla ferocia fascista e tedesca lei, Norma, immensa, generosa, sprezzante delle regole e del pericolo. Un’eroina a viso aperto, mai fuggita, mai nascosta.
Lei ha un solo un rifugio, quello interiore, poetico, lieve, lontano da tutto il clamore della guerra che la circonda, delle armi e delle sirene: quello della musica lirica dell’opera Norma di Bellini che porta il suo nome, e in onore del quale era stata battezzata da suo padre 23 anni prima.
Norma madre di un bimbo di pochi mesi, è in questo spettacolo una madre grande, DONNA-MADRE di un’umanità che ha molto bisogno di essere abbracciata e protetta.
Protagonista è Norma e la trattoria della sua famiglia, che è l’estensione calda e accogliente della sua forza aggregatrice, ma allo stesso modo l’attenzione si incentra sulla figura della donna, estesa e arricchita anche dal personaggio della madre Roma che le è sempre a fianco e che ha condiviso con lei lo straziante momento del rastrellamento finale in cui lei perderà la vita, e la trattoria sarà distrutta.
L’uomo è di passaggio: tra fascisti in partenza e partigiani clandestini
Gli avventori fortuiti di questa trattoria sono il pubblico stesso, testimone di tutto dai tavoli apparecchiati; chi assiste resta coinvolto, e non può più fingere di non sapere.
In occasione del Settantenario della Resistenza italiana (1944-2014).
TESTO e REGÌA di IRENE PAOLETTI
Interpreti: Irene Paoletti, Enrica Pistolesi, Daniela Marretti, Silvia Schiavoni, Mirio Tozzini, Luca Pierini, Stefano Stefani, Cosimo Postiglione
Racconti Raccontati – Albinia
sabato 15 marzo 2014 – ore 21.00
Circolo Bocciofilo di Albinia
L’Associazione Incontriamoci presenta lo spettacolo del Teatro Studio
“RACCONTI RACCONTATI…”
racconti, incontri, storie e chiacchierate…
tratto dai racconti di Luciana Bellini,
interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Esther Cerri
musiche: Francesco Melani
adattamento e regia: Mario Fraschetti
I personaggi, le cui storie sono attinte dagli scritti di Luciana Bellini, ci parlano – col cuore e la freschezza di chi ha la verità in punta di lingua – di un quotidiano denso di passato e ben saldo nel presente.
Storie, racconti, ricordi di una vita che “era”, ma i cui echi rimangono ad arricchire la vita che ancora si lega alla terra e ad un modo di essere donna e uomo che è saldo.
Madre di famiglia, scrittrice e contadina, Luciana Bellini, coi suoi racconti, “apre cassetti”, spazi di memoria, ma “senza che mai si diffondano polvere e ragnatele”, senza che mai il passato prevarichi il presente, senza che il ricordo cancelli la coscienza o l’urgenza dell’oggi.
Uno spettacolo in vernacolo, in cui monologhi, racconti, dialoghi, si susseguono e si saldano a canti popolari e musica dal vivo, in una costruzione che apre al pubblico la quarta parete, crea complicità, “in un gioco di finzione, dove la finzione sta nel non fingere.”
Mabro, storie operaie
M A B R O
Storie di ordinario lavoro
Sabato 15 marzo – Ore 15.30 – Salone della Camera di Commercio di Grosseto . Via F.lli Cairoli, 10
L’anima di chi è legato per la maggior parte del tempo a una macchina, rimane anch’essa imprigionata (A. Olivetti)
Una performance teatrale che ripercorre le vicende della fabbrica MABRO. L’opera è interpretata da un gruppo di operaie che sono da lungo tempo in lotta per far sopravvivere l’attività e mantenere il posto di lavoro.
A Grosseto tutti hanno sentito parlare della lunga crisi di questa azienda , ma chi non è direttamente coinvolto ha informazioni superficiali, distorte e per questo motivo può esprimere facili giudizi.
Parafrasando un canto popolare si potrebbe dire: Se perdere il posto di lavoro vi sembra poco, provate voi a farvi licenziare e capirete la differenza fra disoccupazione e occupazione.
Lo spettacolo si snoda attraverso differenti quadri che possono suscitare il riso fino a quando non si capisce che si tratta di vita vissuta. Mostra quali grovigli di interessi, quali sospetti si addensano attorno alle vicende della Fabbrica, come questa non è una storia “locale”, ma è comune ad un grandissimo numero di realtà
La performance, realizzata sotto la guida di Mario Fraschetti dal gruppo delle operaie della RSU e da alcuni allievi attori del Teatro Studio, utilizza racconti, testimonianze, articoli e documenti su fatti realmente accaduti. Teatro di informazione e denuncia in cui riecheggia il teatro dell’assurdo e il teatro operaio di B. Brecht .
Partecipano: Gianni Bartolini,Vanna Carmignani, Ivonne Cupola, Francesca Ferrari, Mario Fraschetti, Laura Galli, Dina Guidarini, Manola Mengozzi, Andrea Pasotti, Nadia Perino, Giuseppe Reale, Vincenzo Reale, Giulietta Sgaragli, Stefano Solari, Beatrice Solito, Giorgia Tacconi, Carla Tognazzi.
8 marzo DEDICATO…
sabato 8 marzo 2014 – ore 17.00
Hotel Anfora – Via Sicilia – Castiglione della Pescaia
DEDICATO
dedicato alle donne
monologhi, letture, teatro, musica e canzoni
Uno spettacolo dedicato alle donne, all’ironia, all’istinto, alla rinascita.
Un viaggio tra monologhi scanzonati, canzoni appassionate, poesie e ritmi,
che sono un elogio al mistero stesso della vita che la donna raccoglie in sé;
teatro-canzone e musiche che attraversano differenti culture e differenti stili
e con questi, differenti stati d’animo.
Un incedere graduale, dal confidenziale al lirico, attraverso modalità recitative, musicali e canore che sapranno condurci in un mondo fatto al tempo stesso di leggerezza e profondità.
Interpreti
Enrica pistolesi, voce recitante
Daniela Marretti, voce recitante
Lorenza Baudo, voce
Lapo Marliani (“I matti delle Giuncaie”), chitarra
regia
Daniela Marretti