rassegna 2014-15 – Le orecchie di zio Coniglio
RASSEGNA TEATRALE 2014-15 – IV edizione
DOMENICA 30 novembre ore 18.00 – SPAZIO72 (via Ugo Bassi, 72 – Grosseto)
LE ORECCHIE DI ZIO CONIGLIO
Compagnia il bernoccolo
TEATRO DI FIGURA, PUPAZZI E BURATTINI IN BARACCA
di e con Miguel Rosario, canzoni Michele Carusi e Tiziano Barbieri
Una storia popolare venezuelana inizia con questa domanda:
“Perché Zio Coniglio ha le orecchie così lunghe?”
L’avventura coinvolge flora e fauna tipica del territorio sudamericano e, alla maniera diEsopo, contiene al suo interno una specie dipiccola “lezione”. Uno spettacolo di teatro di figura, con pupazzi e burattini in baracca e tante canzoni originali, per una performance vivace e divertente.
Adatto ai bambini dai tre a dieci anni e a tutti gli adulti con gli occhi da bambino.
informazioni:
TEATRO STUDIO
Via Ugo Bassi, 72 – Grosseto
392.0686787 – teatrostudio@gmail.com www.teatrostudio.it
ingresso 8,00 € – si consiglia prenotazione
PREZZO RIDOTTO PER LE FAMIGLIE
RASSEGNA TEATRALE 2014-2015 – IV edizione
RASSEGNA TEATRALE 2014-15
DEL TEATRO STUDIO
IV edizione
piéces teatrali, reading musicali, monologhi, teatro di figura e narrazione per bambini
Al suo quarto anno consecutivo, riparte la Rassegna Teatrale del Teatro Studio di Grosseto, con la collaborazione del Circolo Arci Khorakhané.
Presso Spazio72, via Ugo Bassi 72, 74 a Grosseto.
Nutrita e lunga, la Stagione 2014-2015 propone spettacoli sia per adulti che per bambini, mantenendo un tono leggero, ma mai disimpegnato.
La Rassegna del Teatro Studio, si propone, da sempre, come integrazione alle già numerose proposte teatrali della città, distinguendosi per la scelta di dare innanzitutto spazio a realtà artistiche professioniste locali, offrire una piccola opportunità agli studenti del proprio laboratorio, interagire ogni volta con artisti provenienti da altre realtà.
Domenica 30 novembre alle ore 18.00, abbiamo “LE ORECCHIE DI ZIO CONIGLIO”, di e con Miguel Rosario della compagnia il bernoccolo (Mosaicoarte) di Boccheggiano. Si entra così nella dimensione del Teatro di Figura, cui è sostanzialmente dedicata la parte che riguarda i bambini e le famiglie. Uno spettacolo di Pupazzi e Burattini in baracca, dedicato ai più piccoli, che prende le mosse da una storia popolare venezuelana e inizia con questa domanda: “Perché Zio Coniglio ha le orecchie così lunghe?”
Il racconto è strutturato come molti di quelli della tradizione indigena sudamericana: si parte da una caratteristica specifica di un animale, si dice che prima non era così, e si racconta quell’episodio in cui avvenne il fatto che lo trasformò per sempre nel modo in cui lo conosciamo oggi. L’avventura coinvolge flora e fauna tipica del territorio e, alla maniera di Esopo, ha al suo interno una specie di “morale”, una piccola lezione.
Il 14 dicembre, alle ore 18.30, una sferzata di brio e tanta buona tecnica canora, musicale e attoriale, con Lorenza Baudo e Paolo Batistini in “Stile libero”.
Un baule, un chitarrista e una cantattrice…”, così si presentano i due affiatatissimi artisti maremmani, una di Follonica e uno di Valpiana, che ci portano uno spettacolo che ben si inserisce nella dimensione del teatro-canzone, ma sicuramente la contamina, la espande, possiede a tutto tondo.
Il 28 dicembre, alle ore 18.00, pensiamo ancora ai bambini, alla magia dei giorni di vacanza che preludono al nuovo anno e offriamo uno spettacolo di animazione per bambini “GIOVANNONA E BRICIOLINO”, a cura del Teatro Studio
La data di domenica4 gennaio ore 18.30, è affidata all’emergente attore-autore grossetano Cosimo Postiglione e al suo esilarante e intelligente lavoro “LAPSUS IN FABULA”, già più volte rappresentato in importanti festival e rassegne. “Una mosca gourmet, una lumaca con una crisi d’identità sessuale, un virus misantropo e ipocondriaco, un pappagallo che non riesce a ripetersi… questi ed altri animali si raccontano attraverso le loro nevrosi e le proprie stramberie (…)” Un monologo, anzi, una serie di monologhi buffi dove il linguaggio ironico si accompagna allo slang scientifico; il messaggio finale non è da ricercare nella morale tipica delle favole classiche, ma nel colpo di scena, spesso cinico e spiazzante, come accade nei sistemi naturali e nella vita di ogni uomo. La scrittura è originale con citazioni di Alessandro Boffa, Giorgio Celli, Charles Darwin, Konrad Lorenz e Plinio il Vecchio.
Si riprende il 18 gennaio alle ore 18.00, con “Le storie di kalehed” del Teatro del Topobirbante, di e con Stefano Stefani, per la regia di Carlos Herrero.
Uno spettacolo raccontato ai bambini affinché i grandi lo ascoltino: conoscersi, confrontarsi, raccontarsi e scoprire che la differenza è ricchezza. Unica eccezione al teatro di figura, questa storia che racconta storie, viene portata in scena con la forza attoriale del teatro di narrazione porta in scena la narrazione e con con l’ausilio di oggetti di uso quotidiano che magicamente, com’è nel gioco dei bambini, si trasformeranno in uomini e destrieri.
Il 15 febbraio alle ore 18.30, l’appuntamento è con una singolare messa in scena de “La Cantatrice calva” di E.Ionesco, a cura del Laboratorio del Teatro Studio. Il progetto, interessante e ambizioso, è quello di ricreare esattamente la prima messa in scena di Ionesco, tale e quale all’originale, con un gruppo di attori che sono allievi-attori e il regista, Mario Fraschetti, direttore artistico del Teatro Studio, che nell’occasione reciterà insieme ai suoi studenti.
Domenica 1 marzo, ore 18.30, “Il seno in-cantato”, una performance di lettura e musica dal vivo, dedicata al seno femminile. Il lavoro è stato curato da Enrica Pistolesi, attrice Grossetana di grande spessore, in collaborazione coi musicisti, anch’essi Grossetani, Francesco Melani (clarinetto), Tommaso Imperio (chitarra), Paolo Corobbi (Chitarra). “All’epoca degli antichi romani il termine sinus indicava lo spazio compreso fra le due mammelle, il punto in cui veniva legata la veste e dove talora venivano conservati gli oggetti personali. Da allora il termine seno diventa evocativo delle mammelle femminili, di femminilità, maternità, bellezza, liberazione del costume”.
La performance è un viaggio poetico che attraversa l’adolescenza, la maternità, la maturità, la vecchiaia e la malattia, proprio parlando del seno, perché “Il seno è il petto delle donne elevato a mistero”
15 marzo ore 18.30, l’eclettica Compagnia del Teatro Studio, esce dal ruolo di organizzatrice e presenta la nuova produzione di Teatro Popolare, “Tre pezzi cento lire”, dall’ultimo lavoro di Luciana Bellini, che con la consueta arguzia e semplicità, ripercorre quel periodo cruciale della nostra storia, i primi anni cinquanta, l’avvento della plastica, degli elettrodomestici, del benessere apparente, che ha cambiato volto alla società. Ci sarà da ridere teneramente, ma non si potrà fare a meno di cogliere un’amara analisi, che ora più che mai mostra i risultati di scelte scelerate.
29 marzo ore 18.30,”La rana gracida. Una storia partigiana” di e con Francesco Burroni, grande attore, scrittore, regista teatrale, eclettico artista, instancabile uomo di cultura e di teatro a tutto tondo. Sul palco anche Francesco oliveto alle tastiere e Martina Bellesi al violoncello.
E’ con grande piacere che chiudiamo la Rassegna con questo spettacolo, monologo di grande bellezza e grazie attoriale, che sola può scaturire dalla passione artistica, da una lunga storia di palco, ma anche da una grande passione politica e civile.
La Rassegna non è finanziata, nasce da un grande lavoro volontario di organizzazione e dalla disponibilità delle Compagnie Teatrali Professioniste Indipendenti di collaborare alla realizzazione di eventi culturali di livello, resistendo alla totale assenza di sostegno delle Istituzioni locali, regionali e nazionali. La scommessa è quella di creare grande complicità col pubblico, che ricordiamo essere l’altra metà del magico cerchio del teatro!
La direzione artistica della Rassegna Daniela Marretti.
Informazioni: www.teatrostudio.it
ingresso 8,00 €, riduzioni per le famiglie
prenotare al 3920686787
Il barilozzo di Amontillado – Gustatus
sabato 1 novembre 2014 – Orbetello
ore 17.30 piazza del Plebiscito (piazza del Comune)
ore 19.30 vicoli della Cattedrale (piazzetta del Priore)
nell’ambito di Gustatus il Teatro Studio presenta
IL BARILOZZO DI AMONTILLADO
da I racconti del Brivido di Edgar Allan Poe
“Stappai una bottiglia di De Grave e gliela tesi. La vuotò d’un fiato. I suoi occhi luccicavano di un bagliore selvaggio.”
E’ la storia di un’astuta vendetta, celata con abilità da una giornata di carnevale. Con l’inganno ed il vino la vittima viene condotta nelle profondità di un’umida e lugubre cantina incrostata di salnitro…
La performance nasce da un profondo lavoro attoriale basato su un’interpretazione incontaminata del testo, dotata di una potenza suggestiva tale da trasmette al pubblico un’intensa emotività.
La scelta di un autore come Poe, non è certo casuale. Scrittore dall’invenzione potente, anticipatore di generi letterari inediti, dal poliziesco (detective story) alla fantascienza (science fiction), è stato un lucidissimo interprete degli incubi, negati o rimossi, di un’intera società, quella nordamericana ed europea.
Lo spettacolo riesce ad incantare il pubblico con il suo gusto e la sua tendenza ad argomenti che sempre hanno affascinato sia gli adolescenti che gli adulti: il tema Horror ed il tema Psicologico.
Interpreti: Daniela Marretti, Enrica Pistolesi, Luca Pierini, Cosimo Postiglione
Adattamento del testo e Regia: Mario Fraschetti
LUDOTECA AD… ARTE
Teatro Studio Bambini
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta, ma pochi di essi se ne ricordano”
Antoine De Saint-Exupèry – “Il piccolo principe”
LUDOTECA ad… ARTE
Uno spazio in cui i bambini giocano liberi
respirando Arte….
…si riposano, pensano, disegnano,
costruiscono,
si muovono, leggono…
…e creano!!!!!
Ogni Venerdi
dalle 17 alle 19 presso
“Spazio 72”
Via Ugo Bassi, 72 Grosseto
Non è un corso fisso bensì, vuole essere un aiuto per i genitori che lavorano e che hanno bisogno di lasciarci i bambini per un po’ di tempo nella certezza che saranno seguiti da persone competenti e soprattutto potranno…
GIOCARE a fare gli
ARTISTI!!!!!
Danza creativa per bambini
DANZA CREATIVA BAMBINI
(metodo Maria Fux)
martedì dalle 17.30 alle 19.30 – SPAZIO72
Cosa è LA DANZA CREATIVA (metodo Maria Fux):
La danza creativa è un approccio che permette ai bambini di scoprire il piacere del movimento in tutta la sua ricchezza; favorisce l’espressione individuale e incoraggia le caratteristiche motorie e stilistiche di ogni bambino.
La danza diventa un gioco gratificante che stimola il bambino all’ascolto, alla creatività, permettendogli di fare esperienza di sé e del mondo attraverso il proprio corpo.
Danzando i bambini hanno la possibilità di sperimentarsi nello spazio, di raccontare la musica o il silenzio, di danzare linee, forme, colori o il suono della voce del corpo; attraverso il gioco con strumenti naturali e simbolici (elastici, colori, carte, tessuti, foglie, piume…) scoprono il linguaggio universale della natura e, sopratutto, incontrano se stessi e gli altri in una dimensione cooperativa.
Le esperienze proposte evolvono da quelle più semplici, dirette e concrete per i bambini più piccoli a quelle più articolate e mature per i più grandi, adattandosi allo sviluppo psicomotorio dei partecipanti.
Strumenti utilizzati ad integrazione della danza creativa:
- Psicomotricità;
- teatro fisico ed espressività corporea;
- pittura ed arti grafiche e plastiche in genere;
- musica informale
PERCHÉ LA DANZA?
La danza perché è il primo linguaggio con il quale entriamo in contatto fin dai primi giorni di vita.
Il bambino, infatti, si esprime attraverso il corpo e instaura una relazione con la madre basata principalmente sul linguaggio corporeo.
La danza perché appartiene da sempre alla cultura di ogni popolo ed è storia dell’evoluzione umana e culturale dell’uomo.
La danza perché è un linguaggio universale che non conosce confini e nasce istintivamente per poi assumere significati e connotazioni diverse a seconda di chi la esegue.
La danza perché significa investire sul futuro dei bambini e dei ragazzi, avvicinandoli ad un arte in grado di metterli in relazione in modo profondo con il loro corpo e quello dell’altro; in una ricerca di equilibrio e di armonia tra “il dentro” e “il fuori” (interiorità e mondo esteriore).
La danza perché ci fa conoscere la magia che nasce dal desiderio di condividere qualcosa che nasce dal cuore e si trasforma in movimento.
La danza perché è “cre-azione” e quindi Arte, l’arte di far parlare il corpo, di renderlo comunicativo e sensibile, morbido e forte allo stesso tempo, capace di raccontare storie e regalarci grandi emozioni!.
Bianciardi – La città visibile 2014
nell’ambito di “La Città Visibile” 2014 – Fondazione Grosseto Cultura
«Io questa storia gliela racconto…»
reading musicale a cura del Teatro Studio di Grosseto
Attraverso gli scritti raccolti in “I Minatori della Maremma” di Bianciardi-Cassola e ne “La nascita dei Minatori della Maremma” a cura di Velio Abati, si ripercorre il lavoro di minuziosa indagine e denuncia dell’autore e degli autori, che nella descrizione della tragedia di Ribolla de “La vita agra”, trova il suo più poetico e tragico epilogo.La forma artistica prescelta è quella della lettura scenica con musica dal vivo, in cui le voci degli attori si intrecciano con la musica e le testimonianze della gente rincorrono pagine di giornalismo e letteratura, per un risultato che apre lo sguardo su un autore straordinario e al tempo stesso su un problema ancora vivo e non risolto come quello del lavoro, della sicurezza, delle morti bianche, del potere economico che tutto travolge in un assurdo delirio di autoconservazione.
Nella lettura, a tratti drammatizzata per resistituire colore agli eventi, trova spazio anche un’altra voce, una tra le tante, quella di Morbello Vergari, che ha saputo rendere in pochi versi, l’amore-odio che lega l’uomo al suo lavoro.
voci recitanti: Luca Pierini, Daniela Marretti, Enrica Pistolesi
chitarra elettrica e musiche: Massimo Pallini
regia: Daniela Marretti
teatro di animazione per bambini
ANIMAZIONE PER BAMBINI Teatro Studio
“Tutti i grandi sono stati bambini una volta ma pochi di essi se ne ricordano”
Antoine De Saint-Exupèry – “Il piccolo principe”
Pensare all’ infanzia e progettare qualcosa per essa vuol dire essere rimasti in contatto con quella parte bambina che siamo stati tutti molto tempo fa, vuol dire pensare che i bambini di oggi saranno gli adulti di domani e saranno e daranno ciò che hanno ricevuto dagli adulti: per questa ragione l’ animazione è per noi una pratica preziosa nelle attività rivolte all’ infanzia.
Partendo dal gioco e dall’ apprendimento attivo e nel rispetto reciproco delle regole di convivenza, ascoltiamo i bambini e li stimoliamo ad essere spontanei facendo loro fare attività ludico espressive con noi durante le feste o coinvolgendoli nelle drammatizzazioni degli spettacoli da noi proposti.
Il Teatro Studio propone animazione per bambini per: feste di compleanno, eventi e cerimonie, feste a tema, feste medievali, feste di paese , nei campeggi, nei ristoranti, negli alberghi e …ovunque ci siano dei bambini!!!
A tal proposito vi elenchiamo le nostre proposte ricordandovi che è possibile realizzare più di un’ attività per lo stesso evento:
- Teatro con i burattini che raccontando storie con la loro poesia, allegria e genuinità portano un pizzico di magia nei cuori dei bambini e spesso anche in quelli dei grandi;
- Fiabe interattive attraverso il movimento, la musica e l’ utilizzo di oggetti scenici i bambini giocheranno al teatro;
- Trucca bimbo, sculture con i palloncini, giochi selezionati secondo le età, le abilità e gli spazi a disposizione ( giochi di socializzazione, di squadra e cooperazione, di quiz, di abilità, di ruolo, di movimento e di mimica, con la musica, corse dei sacchi, tornei di aereoplanini di carta, ecc…)
- Laboratori artistici e creativi, di art attack ;
- Gags comiche e di magia, di intrattenimento;
- Spettacoli tradizionali per bambini a cura della Compagnia del Teatro Studio (le schede sono disponibili sul sito).
Il Teatro Studio mette inoltre a disposizione il suo spazio per allestire i compleanni qualora fosse necessario.
danza creativa (metodo maria fux)
Cosa è LA DANZA CREATIVA (metodo Maria Fux):
La danza creativa è un approccio che permette ai bambini di scoprire il piacere del movimento in tutta la sua ricchezza; favorisce l’espressione individuale e incoraggia le caratteristiche motorie e stilistiche di ogni bambino.
La danza diventa un gioco gratificante che stimola il bambino all’ascolto, alla creatività, permettendogli di fare esperienza di sé e del mondo attraverso il proprio corpo.
Danzando i bambini hanno la possibilità di sperimentarsi nello spazio, di raccontare la musica o il silenzio, di danzare linee, forme, colori o il suono della voce del corpo; attraverso il gioco con strumenti naturali e simbolici (elastici, colori, carte, tessuti, foglie, piume…) scoprono il linguaggio universale della natura e, sopratutto, incontrano se stessi e gli altri in una dimensione cooperativa.
Le esperienze proposte evolvono da quelle più semplici, dirette e concrete per i bambini più piccoli a quelle più articolate e mature per i più grandi, adattandosi allo sviluppo psicomotorio dei partecipanti.
Strumenti utilizzati ad integrazione della danza creativa:
- Psicomotricità;
- teatro fisico ed espressività corporea;
- pittura ed arti grafiche e plastiche in genere;
- musica informale
PERCHÉ LA DANZA?
La danza perché è il primo linguaggio con il quale entriamo in contatto fin dai primi giorni di vita.
Il bambino, infatti, si esprime attraverso il corpo e instaura una relazione con la madre basata principalmente sul linguaggio corporeo.
La danza perché appartiene da sempre alla cultura di ogni popolo ed è storia dell’evoluzione umana e culturale dell’uomo.
La danza perché è un linguaggio universale che non conosce confini e nasce istintivamente per poi assumere significati e connotazioni diverse a seconda di chi la esegue.
La danza perché significa investire sul futuro dei bambini e dei ragazzi, avvicinandoli ad un arte in grado di metterli in relazione in modo profondo con il loro corpo e quello dell’altro; in una ricerca di equilibrio e di armonia tra “il dentro” e “il fuori” (interiorità e mondo esteriore).
La danza perché ci fa conoscere la magia che nasce dal desiderio di condividere qualcosa che nasce dal cuore e si trasforma in movimento.
La danza perché è “cre-azione” e quindi Arte, l’arte di far parlare il corpo, di renderlo comunicativo e sensibile, morbido e forte allo stesso tempo, capace di raccontare storie e regalarci grandi emozioni!.
alice nel paese delle domandine – Cava Roselle
Cava Roselle
venerdì 12 settembre 2014, ore 22:00
ALICE NEL PAESE DELLE DOMANDINE
tratto dal libro “Alice nel paese delle domandine” racconti delle detenute di Sollicciano curato da Monica Sarsini
LETTURA SCENICA DRAMMATIZZATA
Teatro Studio
interpreti: Daniela Marretti, Enrica Pistolesi, Esther Cerri
tecnico audio e luci: Luca Pierini
adattamento e regia: Daniela Marretti
La perfomance nasce dalla volontà di dare un corpo e una voce vibrante alle parole scritte dalle donne detenute nel carcere di Sollicciano. Le pagine sono pagine di intensa umanità, umanità in ognuna delle sue sfaccettature, dalla più sublime alla più cruda, e sono belle pagine, frutto di un lavoro di scrittura creativa , quello curato da Monica Sarsini; e soprattutto sono il frutto di un percorso che ha restituito vigore, vitalità, calore, ad anime sospese, congelate nella bruttura di un’istituzione, quella carceraria, che, ci chiedamo, forse non ha propio più senso di essere, così come è.
C’è un mondo di donne, di bambini, di uomini in filigrana in questo libro e leggerlo, interpretarlo, frugarlo, con la voglia di farlo rinascere, ancora, attraverso la dimensione teatrale, è stato come viaggiare, come una visita guidata in uno di quei luoghi dove il mondo non entra volentieri.
La regia di Daniela Marretti, prova a far uscire dal carcere quel ” vivere dentro che arriva carico di ciò che è stato fuori”, che è pienodi colore, di colori e di tante, troppe sfumature di grigio… quelle del cuore e quelle dei muri…” (Daniela Marretti)
GILGAMESH – Munsummano Terme
GILGAMESH
“Segui la via pulsante della vita e l’armonia dei ritmi, impara a contemplare:
sii filo d’erba, coda di balena, ala di farfalla e cogli in ogni seme
il sorriso del tutto.
In una gocciolina è contenuto tutto l’universo.
La vita nasconde e serba in ognuno di noi un immenso segreto…”
Una performance di lettura scenica e drammatizzazione, ritmata e incalzante a quattro voci, per trasportare il pubblico nella dimensione mitica dell’epopea di Gilgamesh, nella traduzione lirica di Mario Pincherle.
Un frammento della realtà della “buona novella” che i profeti hanno ripetutamente tentato di diffondere tra gli uomini, restituito attraverso la “lettura polifonica”, nel tentativo di trasmettere la forza poetica dell’antico testo mesopotamico.
Interpreti:
Daniela Marretti
Luca Pierini
Enrica Pistolesi
Mirio Tozzini
regia: Mario Fraschetti