teatro classico
ILIADE
Libero adattamento da Omero e Euripide
Omero, nell’Iliade, ha tramandato, tra le righe di un monumento alla guerra, la memoria di un amore ostinato per la pace. A prima vista non te ne accorgi, accecato dai bagliori delle armi e dagli eroi. Ma nella penombra della riflessione viene fuori un lato dell’Iliade che non ti aspetti(…)” (A. Baricco)
PRESENTAZIONE
Il vento del mare, gonfia di onde l’acqua,
porta rapide navi che solcano i flutti…Il vento del mare, gonfia di onde l’acqua…
Dove conduci queste donne? A quale porto? A quale casa? (Le Troiane, Euripide)
Sulla nave, le donne troiane: “le attende una misera vita di ancelle o di schiave”.
I loro pensieri vanno a ritroso, frugano avanti, ricordo e memoria di mille e una guerra, e guidano lo spettatore nella storia, nell’intero schema narrativo e rappresentativo.
E’ un tempo “sospeso” quello della guerra, così come sono sospesi alcuni momenti del poema Iliade e le scene che qui lo rappresentano, a testimoniare l’incertezza e le contraddizioni dell’animo umano di fronte alla guerra, a sottolineare l’unica vera volontà: la volontà di non farla.
Uno spettacolo esteticamente sobrio ed emotivamente dirompente.
Note di regia
Futuro, passato, presente si mescolano nella rete drammaturgica, come nella vita delle donne e degli uomini di cui si narrano le gesta.
Immagini, quadri, suggestioni di viaggi e battaglie, in una messa in scena al tempo stesso ricca e stilizzata, in cui la storia della guerra di Troia si erge a dramma di tutte le guerre.
Una sottile linea narrativa lasciata al gesto, la potenza del verso omerico che risuona, lo straniamento creato da immagini posticce e surreali a raccontare il gioco degli dei.
Cosi, il Teatro Studio sceglie di rappresentare Iliade e di parlare di quel sentimento profondo dell’uomo che è l’anelito alla pace.
Durata: 75’
Interpreti: Daniela Marretti, Mirio Tozzini, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Agnese Giacomelli, Irene Paoletti
Musiche composte ed eseguite da: Aleksandar Sasha Karlic
Drammaturgia: Mario Fraschetti, Daniela Marretti
Regia: Mario Fraschetti
spettacolo “Iliade” 2017, Teatro site-specific, sito archeologico di Ghiaccio Forte (Scansano – GR) e sito archeologico di Vulci (Montalto di Castro – VT)
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MIGRAZIONI
storie di donne, uomini e destini
da testi di Euripide, Eschilo, Erri de Luca
Mare, mezzo e culla per andare,
Storie di genti che cercano
oltre le onde
la schiuma di una nuova vita,
e tra le onde viaggiano
e a volte giacciono…
Mare, viaggi, rotte, arrivi e partenze: storie antiche ed echi di cronaca per non dimenticare le vittime della migrazione clandestina. Cosa a volte si celi dietro a queste vite e a questo andare, lo lasciamo trapelare dai racconti di guerre, marinai e regine: racconti senza tempo, che presi in brevi attimi, risuonano al presente.
La performance si sviluppa secondo uno schema non convenzionale e rinuncia alla struttura drammaturgica, servendosene soltanto sottotraccia.
Sei attori, tre donne e tre uomini, un musicista, una guida, “viaggiano” lo spazio di rappresentazione insieme al pubblico e raccontano, ognuno la propria storia.
Un capitano di vascello che accoglie clandestini; Clitemnestra e Ifigenia sacrificata alle vele della flotta Achea; Ecuba, la guerra, i lutti e la schiavitù oltre il suo mare; Elena, la vittima contesa; Ionà, che si si offre alle onde per placarle; Medea straniera e reietta nella patria del marito; Polidoro, illacrimato, insepolto tra gli insepolti.
Interpreti: Daniela Marretti, Luca Pierini, Enrica Pistolesi, Irene Paoletti, Mirio Tozzini, Stefano Stefani
Scrittura Scenica: Daniela Marretti
Regia: Mario Fraschetti
Durata: 1h 10′ – spettacolo disponibile
“MIGRAZIONI” a Cosa (Orbetello – GR), Ghiaccio Forte (Scansano – GR)
foto di Mario Fraschetti
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foto di Marina Ceccarini
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foto di Yvonne Cupola
ORPHEUS
“Fra i templi di Apollo e di Dioniso,
il tuo cuore è diviso fra due strade:
vita e morte, gioia e dolore,
estasi e spasimo, benevolenza e crudeltà,
toro e agnello, maschio e femmina,
desiderio e distacco.
Il sole proietta su di te l’ombra di Dioniso:
l’intuizione di una completezza e lo strazio
di una lacerazione.”
Un lavoro nel quale si mescolano più piani temporali e più registri espressivi, una messa in scena in bilico tra sospensioni e azioni, tra pura recitazione e pura espressione corporea, per un’interpretazione e una ricerca che coinvolgono emozionalmente e visivamente lo spettatore, conducendolo nello stesso viaggio del protagonista: il viaggio nel mito come unico linguaggio possibile per esprimere i più intimi moti dell’animo umano, il tentativo di recuperare la consapevolezza che tutto ciò che accade non può essere cambiato,
ma solo accolto e trasformato, pena la totale lacerazione di sé.
Interpreti
Blu Lepore
Daniela Marretti
Irene Paoletti
Luca Pierini
Enrica Pistolesi
Mirio Tozzini
liberamente ispirato alle opere di:
Ovidio, Poliziano, Monteverdi, Gluck e Cocteau
Durata: 1h 20′ – spettacolo disponibile
“ORPHEUS” nella cornice di Sassoforte (Roccastrada GR)
“ORPHEUS” a Cosa (Orbetello – GR), Ghiaccio Forte (Scansano – GR), Roselle (Grosseto)
FRAMMENTI
“Tutto accadde nel tempo: cose, fatti, gesti, ma l’accadere non ha senso per noi,
se non a partire dalla sospensione dello stesso.”
Ci sono dei luoghi dove il tempo è sospeso, e fatti e racconti che a sentirne parlare, ancora il fiato si sospende. Frammenti di storia, di miti, di tempo, frammenti di rocche, sentieri, di templi. Così nasce questo lavoro. Tre diverse vicende, gli uomini, gli dei, gli eroi, che il pubblico incontra in luoghi differenti, seguendo il filo di un discorso lieve, che pensa e riunisce lo spazio, il tempo, l’uomo, il divino, la natura. Un viaggio sulle tracce della storia e delle storie, tra gli echi dell’anima, tra ciò che si vede e che i sensi da soli colgono e ricompongono restituendo un profondo senso di unicità all’esistenza.
Lo spettacolo, di carattere itinerante, è diviso in tre quadri: “Gente in cammino”, “Dioniso”, “Le porte di Tebe” e attinge nella costruzione del testo a Erodoto e all’iconografia etrusca, a “Baccanti” di Euripide, a “I Sette contro Tebe” di Eschilo. Alcuni punti di collegamento sono ispirati a “Dialoghi con Leucò” di C. Pavese.
Interpreti:
Daniela Marretti
Lia Montanelli
Irene Paoletti
Luca Pierini
Enrica Pistolesi
Mirio Tozzini
Ricerche, elaborazione dei testi e regia
Mario Fraschetti
Durata: 1h 10′ – spettacolo disponibile
“FRAMMENTI” al Parco Le Biancane (Monterotondo Marittimo – GR)
LA PACE
Trigeo è un contadino benestante, ma la Guerra nel
Peloponneso, distrugge la sua vita e quella di migliaia di
altre persone, per questo, stanco e disperato, decide di
recarsi di persona al cospetto di Zeus, per farsi ridare
la Pace… Lo farà, nutrendo uno scarabeo stercorario –
lasciamo a voi immaginare con quale cibo – che raggiunte le
giuste dimensioni, lo porterà fin sull’Olimpo…
La modernità del linguaggio tipico della Commedia
Antica e di Aristofane – in particolare l’assenza
della “quarta parete”, la parola esplicita e diretta,
l’aderenza alla realtà del contenuto, se pur traslato in visione “favolistica” – sono motivi sufficienti per continuare a rappresentare, e inventarsi modi di rappresentare, queste vicende e questi testi oggi, tanto più se si tratta di un argomento come quello della Pace e della Guerra, tanto più se i meccanismi denunciati da Aristofane sono ancora gli stessi che regolano il nostro presente.
Il Teatro Studio, Compagnia eclettica nei generi, ma sempre attenta ai contenuti, ha attinto al testo originale rielaborando solo quel tanto necessario a riportare il testo su un piano atemporale ed universale – Aristofane parla al suo tempo, alla sua città, ai suoi concittadini – e realizzando una messa in scena ritmata, colorata, a tratti grottesca e indubbiamente fruibile da un pubblico molto variegato, sia per età che per formazione.
Durata 1h 15′ – spettacolo disponibile
“LA PACE” 2012 a Cosa (Ansedonia – GR) foto di Marzo Piazzolla
Schede spettacoli classici