Cos'è il Teatro dell'Oppresso?
Il Teatro dell'Oppresso (TdO), nasce in Brasile negli anni '60
ad opera di Augusto Boal, direttore del teatro Arena
di San Paolo. Si basa su numerose tecniche teatrali (teatro
giornale, teatro immagine, teatro invisibile, teatro forum…) che
ben poco hanno a che vedere con il teatro tradizionale, lo scopo,
infatti, non è spettacolare, ma provocatorio ed educativo e sono
legate ad una precisa presa di posizione a favore degli oppressi
e parallelamente a Paulo Freire, su un lavoro di coscientizzazione.
Tutte, a vari livelli, cercano di deprofessionalizzare il teatro
rompendo la barriera attore spettatore e rovesciandone i ruoli.
Usato come strumento maietuco e non catarsi, questo teatro fa
scaturire i problemi sociali e collettivi. Un suo peculiare aspetto
resta comunque il lavoro sul corpo per sciogliere le maschere
muscolari ("un generale che cammina è un generale che cammina")
e l'attivazione di un pensiero "per immagini". Il TdO si basa
sull'esplicitazione di conflitti interpersonali e sociali. Per
esempio, il teatro forum e quello invisibile, sono brevi rappresentazioni,
schematiche e stimolanti, di un conflitto reale, adatto al pubblico
cui si rivolge. Mentre nel teatro invisibile si stimola solo la
discussione tra gli "ignari" spettatori, nel teatro forum si cercano
delle soluzioni assieme: chi ha un'idea sostituisce un attore
e mette in scena la propria volontà; a volte succede che pur avendo
delle buone idee, non si riesca a metterle in pratica oppure si
finisca in un vicolo cieco; con l'aiuto di una mente collettiva
si cerca di arrivare ad una soluzione soddisfacente. Ci sono conflitti
che nascono da stereotipi e incomprensioni; in ogni caso ci sono
scontri tra valori o bisogni diversi: in certi casi sono risolvibili
tramite mediazioni e soluzioni creative, in altri tramite l'eliminazione
dell'ingiustizia.
Il TdO cerca soluzioni al conflitto; è il gruppo stesso che le
ricerca e le mette in pratica, se pure in uno scenario teatrale;
qui l'ipotesi è che la "recita" di una soluzione possa stimolare
ad agire anche nella vita quotidiana. Il conflitto è così valorizzato perché permette all'oppresso di liberarsi dall'oppressione.
si vuole organizzare un seminario?
modello di seminario che possiamo organizzare in qualunque sede (minimo 12 partecipanti)
Teatro pedagogico e Teatro sociale:
Il Teatro dell’Oppresso
Sabato (ore 15.00-19.00) e Domenica (ore 9.30-13.30)
Il Teatro dell’Oppresso cerca soluzioni al conflitto;
è il gruppo stesso che le ricerca e le mette in pratica,
se pure in uno scenario teatrale; ma la "recita" di una soluzione
può stimolare ad agire anche nella vita quotidiana.
Il conflitto viene così valorizzato perché permette all’oppresso di liberarsi dall’oppressione
Il TdO cerca soluzioni al conflitto; è il gruppo stesso che le ricerca e le mette in pratica, se pure in uno scenario teatrale; qui l’ipotesi è che la "recita" di una soluzione possa stimolare ad agire anche nella vita quotidiana. Il conflitto viene così valorizzato perché permette all’oppresso di liberarsi dall’oppressione.
Il seminario è particolarmente stimolante per chi opera nel sociale (insegnanti, assistenti sociali, psicologi etc.) e per chi è interessato al teatro.
In oltre questo stage, a cui seguiranno altri incontri specifici, vuole porre i presupposti per la formazione di un gruppo stabile di ricerca sulle tematiche affrontate e sulla pedagogia di Paulo Freire . |